venerdì 18 gennaio 2008

Ancora incontri con i metalmeccanini per Damiano

Riprenderanno in serata gli incontri separati tra il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e i rappresentanti di Federmeccanica, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, per risolvere la vertenza sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici.

Lo hanno detto i responsabili relazioni esterne dei sindacati, specificando che gli incontri dovrebbero rincominciare dopo le 19.30 al ministero del Lavoro.

Dopo gli incontri di questa mattina, Damiano ha affermato che si sta cercando in particolare di restringere i problemi da affrontare.

"La discussione sta proseguendo sui binari prestabiliti: stiamo cercando di restringere il campo dei problemi aperti. Nel pomeriggio avremo altri incontri", ha detto il ministro ai cronisti prima di recarsi alla Camera.

Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, a Firenze per un incontro sulle politiche sui disabili, ha sottolineato l'urgenza della chiusura dei contratti nazionali e ha condannato il Comportamento tenuto da Confindustria sulla questione dei salari.

"I contratti nazionali aperti devono essere firmati subito. Il governo deve continuare a fare pressione, così come sta facendo anche in queste ore il ministro Damiano, per arrivare a un'intesa e Confindustria ci deve fare il favore di tirare fuori dei soldi perché i profitti li hanno fatti, gli stipendi dei manager sono stati continuamente aumentati in questi anni e quindi ci possono essere le risorse anche per gli aumenti salariali degli operai", ha detto Ferrero.

Dopo aver ricordato che il governo deve ridurre rapidamente le tasse per i lavoratori dipendenti e per i pensionati di reddito medio-basso, il ministro ha definito gli aumenti unilaterali come un'idea che "dovrebbe essere messa da parte perché è un'idea barbara [...]. Torniamo ad una logica da padroni delle ferriere che, invece di riconoscere i lavoratori e il sindacato, dicono: i soldi noi li abbiamo, non li vogliamo dare contrattandoli ma come elemosina".

GLI AUMENTI UNILATERALI

Ieri il gruppo Beghelli ha annunciato, in mancanza di un rinnovo del contratto, di aumentare di 105 euro il salario dei propri dipendenti, aumento che sarà dato in maniera progressiva già a partire da questo mese.

Il gruppo Beghelli, si legge in una nota diffusa oggi, "desidera precisare che la decisione di riconoscere 105 euro al mese ai propri dipendenti non può essere considerata unilaterale, in quanto è stata ampiamente condivisa con le rappresentanze sindacali (Rsu)".

Federmeccanica, al termine del primo incontro unilaterale, su richiesta di Damiano aveva accettato di sospendere l'applicazione unilaterale degli aumenti contrattuali.

GLI SCIOPERI

Sono continuati per il quarto giorno consecutivo gli scioperi organizzati a livello locale dai lavoratori metalmeccanici.

Tra i più significativi tra quelli verificatisi oggi, segnala il responsabile relazioni esterne della Fiom, il corteo improvvistao stamattina dai dipendenti della Case New Holland, il produttore di macchine agricole del gruppo Fiat.

I dipendenti di Fincantieri hanno organizzato presidi e proteste nella provincia di Genova, a Monfalcone (Gorizia), a Napoli e a Bari

A Taranto sono stati oltre 1.500 i dipendenti dell'appalto Ilva a protestare.

A Cagliari i metalmeccanici hanno provocato rallentamenti del traffico; a Chieti le proteste hanno coinvolto i lavoratori della Sevel; a Terni si sono svolti scioperi spontanei in tutte le fabbriche della provincia con presidi e blocchi stradali.


Nessun commento: